IL PROGETTO

Samsung rilancia sugli Usa: 17 miliardi per una Gigafactory in Texas

L’investimento porterà l’impegno economico totale della società sudcoreana nel Paese a più di 47 miliardi di dollari. In ballo 2mila posti di lavoro. Si punta a sviluppare chip di prossima generazione per applicazioni 5G e di intelligenza artificiale

Pubblicato il 24 Nov 2021

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Circa 17 miliardi di dollari. A tanto ammonta l’investimento che Samsung prevede di mettere in campo per costruire un impianto di produzione di semiconduttori a Taylor in Texas, per fare fronte alla carenza mondiale di chip che sta mettendo in ginocchio parecchie industrie a cominciare dall’automotive.

Si tratta del più grande investimento mai effettuato da Samsung negli Stati Uniti e migliorerà la resistenza della catena di approvvigionamento di chip cruciali. L’investimento porterà l’impegno economico totale della società sudcoreana negli Stati Uniti a più di 47 miliardi di dollari dall’inizio delle operazioni nel paese nel 1978.

La società ha ora più di 20.000 dipendenti in tutto il paese, ha evideziato il colosso coreano in una nota, spiegando che l nuovo impianto di produzione produrrà chip logici avanzati che alimenteranno i dispositivi di prossima generazione per applicazioni come la telefonia mobile, 5G, calcolo ad alte prestazioni e intelligenza artificiale. Il sito di Taylor si estenderà su più di 5 milioni di metri quadrati.

La gigafactory creerà più di 2.000 posti di lavoro ad alta tecnologia, migliaia di posti di lavoro indiretti e un minimo di 6.500 posti di lavoro nell’edilizia. La costruzione inizierà all’inizio del 2022 con l’obiettivo di iniziare la produzione nella seconda metà del 2024. I 17 miliardi di dollari in investimenti di capitale includono edifici, miglioramenti immobiliari, macchinari e attrezzature. Una sovvenzione Texas Enterprise Fund di 27 milioni di dollari è stata estesa a Samsung per la creazione di posti di lavoro.

 Grandi manovre anche in Europa

Intel sta lavorando a un piano da 80 miliadi per realizzare una serie di gigafatory nel Vecchio Continente. In lizza c’è anche l’Italia. La multinazionale sembra aver rinunciato a insediare i propri impianti in Piemonte (si era parlato insistentemente di Mirafiori, a Torino), dove non avrebbe trovato aree adatte a soddisfare la richiesta , pre puntare sulla Puglia. Il progetto in questione ha un valore di 11 miliardi e prevede la creazione di una fabbrica per il confezionamento dei microchip, con una ricaduta occupazionale di oltre un migliaio di posti di lavoro.

I progetti di insediamento, ad essere precisi, sono due. La multinazionale americana avrebbe chiesto la disponibilità di un’area di circa 300 ettari, libera da precedenti edificazioni e che non necessiti quindi di alcun intervento di bonifica.

L’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia Alessandro Delli Noci ha individuato e candidato due aree che rispondono a questi parametri: una in provincia di Bari e l’altra nel Leccese, entrambe al vaglio di Intel, che comunque riferirà la propria decisione, entro la fine dell’anno, non all’ente regionale ma ai dirigenti dei dicasteri due coinvolti.

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